© Sweetandsour - Personalizzazione scaletta

La personalizzazione della scaletta

repertòrio s. m. [dal lat. tardo repertorium «lista, catalogo», der. di reperire «trovare»]. –2. Il complesso dei lavori teatrali che una compagnia teatrale, o un complesso musicale, di varietà, ecc., sono preparati a rappresentare. [Fonte: Treccani]

La personalizzazione della scaletta è un annoso problema. Fino a che punto è possibile spingersi nell’andare incontro alle richieste dei clienti senza inficiare la qualità del proprio lavoro e delle proprie scelte?

Personalizzazione della scaletta o “marchette”?

Per come la vedo io, c’è una bella differenza tra personalizzazione e prestarsi a qualsiasi richiesta. La personalizzazione ha più a che fare col venirsi incontro a metà strada. Un compromesso tra i gusti di chi ci ingaggia per un servizio e il nostro stile, la nostra identità artistica.

Coerenza con il repertorio

Un altro aspetto importante da considerare quando ci si apre alla possibilità di inserire brani extra repertorio in scaletta, è la coerenza delle scelte. Per quanto sia anche possibile che un brano entri in scaletta per lo spazio di una sera, la coerenza rispetto al repertorio è imprescindibile. Un brano, per quanto distante, deve avere un punto di contatto con noi e la nostra storia. Altrimenti rimarrà un corpo estraneo, che inevitabilmente verrà eliminato. E questo, oltre che un peccato, è anche uno spreco di tempo e risorse.

Personalizzazione: How to

Il nostro approccio alla personalizzazione della scaletta è funzionale al nostro percorso e a quello che siamo. Non può certamente valere per chiunque e non voglio far passare l’idea che sia l’unica via possibile. A ogni modo, potrei sintetizzare il nostro approccio con una formula:

repertorio + (rosa di brani extra : nostro stile) = equilibrio perfetto

Personalizzazione: si parte dal repertorio

La personalizzazione per noi parte sempre dal repertorio. Innanzitutto perché rappresenta il nostro percorso e la nostra direzione artistica, nelle scelte come nel riarrangiamento. In seconda battuta perché è attraverso la porta del repertorio che i clienti entrano nel nostro mondo e si “innamorano” di noi.
Abbiamo un repertorio molto ampio e sarebbe impossibile proporlo tutto per un evento. Ecco, quindi, che subentra la selezione dei brani in repertorio da parte del committente, che ripercorre attraverso i brani la propria storia.

Una piccola parentesi: brani che raccontano una storia

Lo stesso repertorio può dare vita a scalette pressoché infinite. E ciascuna di esse ha un volto completamente diverso. Si può dare maggior risalto alla componente Italian Classics per un evento che punta sul tema del Made in Italy. Oppure si può scegliere di ricreare un’atmosfera tropicale in città, con una scaletta che faccia perno sui brani bossanova e i nostri riarrangiamenti in chiave latin. E questi sono solo due esempi basati su esperienze del passato. Ogni scaletta racconta una storia diversa: si potrebbe anche dire dimmi quali brani scegli e ti dirò chi sei!

Criteri per operare una scelta all’interno del nostro repertorio

Quando sottopongo l’elenco dei brani attualmente in repertorio ai clienti, di solito spiego anche di cosa tenere conto per fare una scelta consapevole. I criteri, in sintesi, sono due:

  • c’è un tema? Go for it! Selezioniamo insieme tutti i brani che possono essere coerenti;
  • la tua storia: ovvero la selezione dei brani che raccontano qualcosa di te e della tua vita.

Che poi, se ci pensi, parafrasando, è un po’ come dire che puoi scegliere quale storia raccontare basandoti sulla scelta della colonna sonora. <3

Secondo step: i brani extra repertorio

Veniamo a questo punto ai brani scelti proprio dai clienti fuori dal repertorio. Anche in questo caso io propendo sempre per una rosa di brani tra i quali scegliere, piuttosto che per le due o tre opzioni secche. Come accennavo in precedenza, è il metodo migliore per trovare un compromesso tra i gusti di chi ci sceglie e la nostra personalità. In questo modo possiamo riproporre una nostra versione di un brano che è caro ai clienti, senza sacrificare il nostro gusto e il nostro stile.

Scelta fatta, via di arrangiamento!

Una volta arrivati alla selezione dei brani extra repertorio, passiamo poi a un’altra fase super interessante del lavoro sulle cover: quella del riarrangiamento. Il processo del riarrangiamento ci permette di dare la nostra impronta a un brano scritto da altri, agendo sul ritmo e sul mood. In alcuni casi è possibile adattare il mood del pezzo al tema dell’evento: per esempio, nel caso dell’evento di cui ti parlavo prima dal sapore tropicale, abbiamo proposto alcuni brani in repertorio in una versione latin/bossa che potesse essere più coerente. Se vuoi saperne di più di arrangiamento, te ne parlo approfonditamente in questo articolo.

 

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