Vibrazione sonora e riconnessione con se stessi © Sweetandsour

Vibrazione sonora e riconnessione con se stessi

“Ogni essere vivente è un ‘suono’” – Sri Vemu Mukunda (fisico nucleare e musicista indiano)

Premessa e disclaimer su meditazione e mantra

Quest’articolo vuol essere uno spunto per approfondire un argomento sconfinato e all’intersezione tra discipline diverse. Non si propone, perciò, l’esaustività e si basa in grandissima parte sulla mia esperienza personale di cantante e neofita della meditazione coi mantra (soprattutto quelli della tradizione del Kundalini Yoga). A fondo articolo, poi, ti segnalerò alcune fonti preziose per avvicinarti alla meditazione.

La musica dell’Universo

L’universo è letteralmente fatto di musica. È stata scoperta, infatti, nel 1964, la radiazione cosmica di fondo, un tenue segnale che ha oltre 13 miliardi di anni, che è quel che rimane dell’esplosione del Big Bang. È la musica primordiale che permea l’universo. Visto che dal Big Bang ha avuto origine l’universo come lo conosciamo ora e che anche noi essere umani siamo fatti di polvere di stelle, possiamo concludere che questa vibrazione dei primordi faccia parte anche del nostro DNA sonoro.

Suono e vibrazione

La musica è fatta di suoni, che sono il prodotto delle vibrazioni di uno strumento. Queste vibrazioni si propagano attraverso l’aria e, per trasformarsi in suoni, devono essere recepite da un orecchio. La vibrazione può avere una frequenza (misurata in Hz) più o meno alta (tante o poche vibrazioni al secondo) e produrre di conseguenza un suono acuto o grave. Il suono è caratterizzato, oltre che dall’altezza, dall’intensità, che è data dall’ampiezza delle vibrazioni.

Il nostro suono

Ciascuno di noi ha il proprio suono. Naturalmente sto parlando della voce! Lo strumento che ci permette di esprimerci attraverso il linguaggio – e non solo! – e che è fortemente influenzato dal nostro benessere psico-fisico. Chiunque ha sperimentato, infatti, quanto la voce possa mutare se è sottoposta a forte pressione o stress, a volte perfino abbandonarci in casi estremamente traumatici.

La voce è un portale per l’interiorità

Se hai mai provato ad avvicinarti all’utilizzo della voce cantata, anche solo per diletto, saprai quanto l’emotività partecipi all’emissione vocale. D’altra parte, il canto per la pura gioia di cantare è in grado di farci provare grande benessere ed euforia!
La voce è uno strumento di connessione con gli altri, ma, spesso inconsciamente, è anche veicolo di connessione con noi stessi. La vibrazione è riconnessione con il corpo e, quindi, con la nostra sfera fisica. Ci porta a esprimere molto più di quello che diciamo a parole, trasporta sulle sue note una grandissima parte di noi. Proprio per questo può farci sentire estremamente vulnerabili… ma in senso buono! Perché senza vulnerabilità non c’è incontro con se stessi e con gli altri.

L’emissione del suono

Facciamo un esperimento, ti va? Prova a chiudere gli occhi e a emettere un qualsiasi suono (opta per un suono comodo, in quella parte della tua estensione vocale che non ti provoca alcun tipo di tensione). Non forzare! Cerca un’emissione rilassata e pulita, senza troppa aria. Concentrati su quello che accade all’interno del tuo corpo. Magari sarai in grado di sentire che la vibrazione si trasmette dalle corde vocali nella cavità faringea alla cavità orale e alla cavità nasale. Prova a pensare di “portare” il suono con l’attenzione e il pensiero in diverse direzioni (nelle cavità all’interno del cranio, giù nel petto…). Riesci a percepire come il suono si sposta all’interno del corpo? Quando non sono particolarmente in forma, penso all’emissione vocale come a un massaggio che mi faccio dall’interno, a partire dal respiro: porto il suono dove sento tensione, per scioglierla. Sempre senza forzare. Ascoltando il corpo. Riesci a capire, anche solo attraverso questo piccolo esperimento, quanto può essere potente l’impatto del suono sul corpo?

Connessione profonda attraverso i mantra

Ci sono tradizioni, come quella del Kundalini Yoga, in cui il suono viene usato nella pratica per “accordare” la mente attraverso la vibrazione di mantra (che significa, appunto, intonazione della mente). La ripetizione dei mantra ha più a che fare con i movimenti della lingua – che va a toccare specifici punti all’interno della bocca – e con le vibrazioni che arrivano al cervello, che con il significato delle parole pronunciate.

All’inizio possiamo essere intimiditi dal linguaggio astruso dei mantra. Non capendo la lingua in cui sono scritti, ci può sembrare un po’ ostica la memorizzazione dei suoni. Ti posso assicurare, però, che se lasciamo andare la razionalità e ci concentriamo esclusivamente sul suono, a poco a poco riusciremo a riprodurre i suoni alla perfezione. Proprio come facevamo con le parole delle canzoni in inglese quando eravamo bambini, ti ricordi? 😉

Quando mi lascio condurre dai mantra e dal loro linguaggio atavico, ho l’impressione davvero di entrare in connessione con una parte di me antica come il mondo. Ho la sensazione di andare ad attingere a una saggezza profonda e lontana, che fa parte di me attraverso l’esperienza delle persone che mi hanno preceduta su questo nostro pianeta.

La meditazione coi mantra nella mia esperienza

La meditazione ha portato in me grandissimi cambiamenti. Dopo alcuni anni di pratica, percepisco una diversa consapevolezza dei miei processi mentali, una maggiore presenza nella quotidianità. La meditazione mi aiuta a ritrovare lucidità e focus. Mi sostiene come un nutrimento dell’anima e mi permette di riconnettermi con la mia voce interiore. È un modo per ritrovare la nostra voce – anche e soprattutto in termini simbolici – e per alimentare la creatività.

Ti lascio qui uno dei miei mantra preferiti: Ong Namo Guru Dev Namo.

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Conclusione

Spero che questo articolo abbia suscitato in te un po’ di curiosità sul mondo della meditazione e dei mantra. Io non posso che consigliare questa pratica a chiunque!

Se vuoi approfondire l’argomento, ti lascio alcune esperte da seguire:

  • Non posso che cominciare con la mia prima maestra di Kundalini Yoga e meditazione, Elisabetta di Yoga’n’Roll! Le sarò per sempre grata per avermi fatto avvicinare a questo mondo! La trovi qui: Instagram e sito. Proprio in questo periodo, Elisabetta ha curato una serie di meditazioni per FraParentesi.org – un’associazione molto seria che segue le donne che si trovano a vivere la parentesi della malattia – per gestire le emozioni: le trovi qui.
  • Sempre su Instagram, ti consiglio anche Chandra Costanza Coletti: la trovi qui.
  • Ultima, ma non ultima, ti consiglio la Sound Wonders Academy di Sara Usai: troverai una sezione dedicata che si chiama Mindful.

Altre ispirazioni dal mondo Sweet&Sour? Leggi questo articolo!

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