Ascolto consapevole © Sweetandsour

Ascolto consapevole

Ascolto consapevole: cos’è?

In ambito relazionale, si parla di ascolto attivo come tecnica basata sull’empatia e sull’accettazione, che promuove la capacità di esprimere le proprie emozioni o argomentazioni in modo efficace, ma anche di saper ascoltare quelle degli altri e sapersi mettere nei loro panni.
Qui noi parleremo di ascolto consapevole proprio per non incorrere in fraintendimenti con questa tecnica. Con ascolto consapevole intendiamo una modalità di ascolto concentrata e focalizzata, mirata a un’intenzione specifica. Possiamo immergerci nell’ascolto di un brano o di un disco per studio o per passione, ma è quando cerchiamo in questo ascolto una comprensione profonda, che mette in campo le nostre esperienze di vita e le nostre emozioni, che c’è ascolto consapevole.

Ascolto consapevole: il nostro metodo di lavoro

Nel tempo abbiamo messo a punto un metodo che ci permette di connetterci in maniera profonda ai brani che proporremo in una nostra versione. Questo metodo prevede 4 step.

1. Connessione immediata e spontanea
Cosa ci suscita il brano al primo/secondo ascolto? Senza filtri, il più possibile senza retropensieri, prendiamo nota della nostra reazione al brano.

2. Ascolto consapevole
Con testo e spartito alla mano, ascoltiamo con attenzione e concentrazione ogni volta un livello diverso del brano: dal mood generale al testo, dalla linea del canto all’armonia, fino alle parti e ai suoni di tutti gli strumenti.

3. Registrare le sensazioni
Come “sentiamo” questo brano? Cosa ci racconta in questo preciso momento della nostra vita? Ci fa tornare alla mente dei ricordi? Possiamo collocare queste sensazioni nel corpo? Ci dà delle sensazioni fisiche riconoscibili?

4. Farne un portale
Qui viene la fase progettuale del processo. Come possiamo utilizzare questo brano facendone una porta per altri mondi? Come può diventare strumento per trasmutare un’emozione o guidare l’ascolto nella direzione di un tema o di un’intenzione? A quali mondi può dare accesso?

Risvolti pratici di questo approccio

A cosa serve nel concreto applicare questo approccio?
L’esempio dei nostri Alchemiconcert è quello più lampante e chiaro. Alchemiconcert è il nostro progetto che fonde musica performativa e live music con l’esperienza del bagno sonoro per il benessere. Alla base di questo progetto, c’è la convinzione che, attraverso l’ascolto e l’esperienza della vibrazione del suono e della musica, possiamo processare emozioni, rilasciare tensioni, trasmutare ed evolverci nell’ottica della crescita personale. Questo approccio è sostenuto anche da studi scientifici nell’ambito dell’uso della musica a livello terapeutico.

Effetti nella musica performativa

Nell’ambito della musica performativa (per eventi e serate live) questo cambio di prospettiva può sembrare ininfluente a uno sguardo superficiale. In realtà, sappiamo bene che l’intento dietro una performance è una parte fondamentale della comunicazione non verbale. E nella musica come nel linguaggio questa componente ha un’importanza equivalente alla comunicazione verbale nella trasmissione del messaggio.

Un esercizio di ascolto consapevole

Questo approccio è replicabile anche per l’ascolto personale della musica nell’ottica della crescita e dell’evoluzione personale. L’ascolto musicale consapevole può portarci a identificare un atteggiamento inconscio – l’uso di una playlist di brani strappalacrime per esorcizzare un periodo negativo o difficile – e sfruttarlo per metterci nella migliore predisposizione d’animo. È uno strumento in più per aiutarci ad attraversare le sensazioni e le emozioni che siamo abituati a classificare come negative, ma che hanno una ragion d’essere e un messaggio per noi. Puoi provare l’ascolto consapevole anche come prompt per la scrittura o il journaling creativo, un mezzo per esplorare la tua parte creativa. Che ne dici? Proverai a usarlo? Faccelo sapere scrivendoci a info@sweetandsourduo.com

Cerchi altre ispirazioni?

Prova a leggere questo articolo sulla vibrazione sonora legata alla meditazione oppure quest’altro, che parla dell’orecchio in musica e non solo.

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