Di solito i miei bilanci dell’anno appena passato li tengo per me. Quest’anno, però, sarà questa continua incertezza, sarà che sento una forte esigenza di condivisione, ho pensato di scrivere una sorta di bilancio per punti di quello che quest’anno ci ha lasciato. Sono nate così queste 5 cose che abbiamo imparato nel 2021. Nessuna volontà di essere esaustiva e nemmeno di dire cose rivoluzionarie: semplicemente un punto della situazione per ricordarci da dove abbiamo lasciato e da dove ripartiremo.
1. Dosare le forze
Questo punto è molto ampio e si lega anche al prossimo. Partirò con una questione molto concreta legata all’aspetto più “di fatica” di questo mestiere. Lo dico a favore di chi magari non si è mai posto il problema: noi carichiamo, scarichiamo, allestiamo e disallestiamo tutti gli impianti necessari per gli eventi dei quali ci occupiamo (esclusi gli impianti dei DJ che collaborano con noi). Questo, oltre a essere un impegno in termini di tempo e organizzazione, è anche un aspetto fisico del lavoro che spesso richiede un grande dispendio di energie. Abbiamo capito che caricarci come i muli di impianti pesanti e di grandi dimensioni – seppur molto validi -, che poi magari siamo costretti a usare a mezzo servizio perché bisogna sempre essere rispettosi delle indicazioni delle location in termini di volumi, non è esattamente una buona idea. Così abbiamo deciso di fare un downgrade dal Go Compact 12 al Go Compact 6 della MPE, pensato e sviluppato dai ragazzi di questa realtà artigianale tutta italiana proprio per line-up come la nostra: qualità altissima del suono, profondità e chiarezza, ma portabilità e peso che sono davvero un’altra cosa. Felicissimi di questa decisione.
2. Qualità su quantità
Sempre più convinti di questa direzione, già meditata in passato e messa in atto quest’anno. Avere un numero di eventi limitato nel corso dell’anno ci ha permesso di seguire ogni cliente con estrema attenzione e cura. Ed è inutile dire quanto, di questi tempi, sia necessario il customer care nel nostro settore. Questa scelta ci ha anche permesso di essere più flessibili, laddove per qualche motivo è stato necessario fare spostamenti di date o cambiamenti di programma (magari dell’ultimo minuto).
3. Flessibilità
Ormai più di una parole d’ordine, direi quasi un mantra di questi ultimi due anni. Spesso non è chiaro cosa comporta essere flessibili in un ambito in cui la programmazione è tutto. Per noi ha significato fare delle scelte (vedi punto 2), di cui certamente non ci pentiamo, ma che, come tutte le scelte, comportano anche dei sacrifici. Tantissima organizzazione, insomma, ma anche una buona dose di reattività e problem solving nella nostra cassetta degli attrezzi quest’anno.
4. Differenziare è un’ottima idea
Per tantissimi motivi, legati anche alla contingenza attuale, sembra un’ovvietà. Vorrei, però, andare un po’ più in profondità. Come molti di voi sanno, quest’anno abbiamo dato vita a un’entità separata da quella del duo Sweet&Sour per la nostra musica inedita: Megattera Music. Dedicarci anche alla nostra musica originale e alla scrittura non è stata solo una boccata d’ossigeno per la creatività, ma anche un arricchimento andato a vantaggio dei nostri clienti nell’ambito degli eventi. Mettere in campo competenze diverse da quelle che utilizziamo di solito – parlo di scrittura e composizione -, ci ha permesso di migliorare e crescere come musicisti e come persone. Non può che essere una scelta positiva, per quanto ci riguarda.
5. Abbandonarsi e seguire il flow
Ok, se mi conosci solo un po’, sai che in quest’ambito ne ho ancora tanta di strada da fare. L’organizzazione è sempre la chiave, per quanto mi riguarda, di un evento riuscito. Per questo sono una grande sostenitrice di piani A, B, C, D e della scelta di affidarsi a wedding planner e event designer. Per quanto riguarda l’approccio mio personale al lavoro, però, ho imparato che bisogna rendersi conto di quando arriva il momento di lasciar andare il controllo. In questi due anni non è stato facile: la pressione perché tutto fosse perfetto è stata quasi insostenibile. Eppure, ci siamo dovuti rendere conto tutti quanti del fatto che ci sono cose che sfuggono al nostro controllo (leggi pandemia globale, per fare un esempio a caso). È fondamentale capire quando si può tirare il fiato, dire: “Ok, ho fatto tutto quel che potevo e adesso vada come vada”. È l’unico modo per potersi godere il momento.
Un piccolo extra
Nel corso degli ultimi matrimoni di questo 2021, ho scoperto, complice Maury, di essere bravina a gestire i DJ set. È una cosa che mi diverte molto e così ho messo da parte le mie insicurezze e mi sono lanciata. Ed è andata molto bene! Quindi, sappiatelo, se ci scegliete per il vostro evento o il vostro matrimonio, potreste trovarmi alla consolle a mettere dischi e fare balletti! 😉
Fateci sapere cosa ne pensate di queste 5 cose che abbiamo imparato nel 2021! Avete scoperto qualcosa che non sapevate sul nostro lavoro?
Se, invece, vi ho incuriosito e volete saperne di più sui nostri servizi per i matrimoni e gli eventi, andate qui.